Se siete contribuenti, dal 2012 state pagando lo sperpero di denaro pubblico causato dalla ventina di querele che il prof. Carpinteri ha intentato, pescando qua e là nell'immondizia pubblicata da Andrea Rampado e Daniele Passerini su 22 passi e su Nexus.
"Un altro 22 coi fiocchi!"
Con delibera del 22 settembre, la Corte d'Appello di Torino ha cestinato i tre ricorsi contro Oggi Scienza e il Medialab della SISSA
avuto riguardo anche al complessivo rigore scientifico degli scritti contenenti le frasi asseritamente diffamatorie.
Resta in ballo il ricorso, rinviato per i troppi errori legali, presentato dal prof. Carpinteri alla stessa Corte contro Oca sapiens e il gruppo Espresso, nella speranza di trasmutare in "disegni criminosi" un mio appunto sulle sue patacche e i suoi neutroni fratti, giudicato veritiero e scientificamente rigoroso da circa 19 magistrati 20 volte.
Nel frattempo, ho avuto un'altra conferma. Springer ha pubblicato come libro la sua raccolta di articoli ritrattati per non rimborsare i 2 mila euro + Iva/cad. con i quali li aveva comprati sulla rivista che dirigeva, "compromettendo l'integrità del processo editoriale".
Come per le patacche e le partecipazioni a conferenze pseudoscientifiche, dal 2012 a oggi la domanda al Politecnico di Torino è sempre:
Comprati con fondi pubblici?
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Sui PNAS, un paper di John Abatzoglou e A. Park Williams quantifica l'impatto dei cambiamenti climatici sugli incendi nell'Ovest degli USA:
We estimate that human-caused climate change contributed to an additional 4.2 million ha of forest fire area during 1984–2015, nearly doubling the forest fire area expected in its absence.
Ning Lin et al. analizzano invece la frequenza di uragani tipo Sandy a New York, con implicazioni ovvie per gli stati della costa Est:
Due to the effect of sea level rise, the return period of Hurricane Sandy’s flood height decreased by a factor of ∼3× from year 1800 to 2000 and is estimated to decrease by a further ∼4.4× from 2000 to 2100 under a moderate-emissions pathway.
Più gli uragani diventano frequenti e più danneggiano le infrastrutture, comprese quelle per l'energia che in USA fanno pena. Ma stando alle previsioni dell'IEA (statunitense), in USA lo scenario moderato sembra il più probabile.
Secondo Trump e i suoi sostenitori, ça va sans dire, i cambiamenti climatici sono una truffa.